Il Consiglio federale, i dipartimenti e gli uffici dell’Amministrazione federale possono gestire profili sui media sociali per adempiere al loro obbligo di informazione. Come per tutte le loro attività sono tenuti a rispettare i diritti fondamentali, tra cui la libertà di espressione.

Molti media sociali consentono agli utenti di cancellare i commenti sgradevoli ai loro post nei propri profili o di bloccare determinati utenti. Le autorità devono dar prova di ritegno nell’uso di queste possibilità, tenuto conto della libertà di espressione.

I nuovi articoli dell’OLOGA contengono disposizioni sull’uso dei media sociali da parte delle autorità e disciplinano quali commenti nei media sociali possono essere cancellati dalle autorità e quando queste ultime possono bloccare determinati utenti sui loro profili.

La cancellazione di un commento è consentita se:

• incita a delitti, crimini, odio o violenza;
• presenta contenuti lesivi della personalità, diffamatori, minacciosi, discriminatori
• pornografici oppure scene di violenza;
• mette in pericolo la salute o la sicurezza delle persone;
• contiene pubblicità commerciale;
• è stato manifestamente generato da una macchina (spam);
• non ha alcun nesso con il tema del post ed è stato inserito più volte;
• è manifestamente falso, è stato inserito più volte e serve a fare disinformazione.

Questo elenco è esaustivo. I commenti che non rientrano in nessuna di queste fattispecie non possono essere cancellati. Gli utenti che compiono ripetutamente o in modo particolarmente grave gli atti riportati in questo elenco possono essere bloccati dalle autorità.

In linea di principio le autorità dovrebbero poter cancellare i commenti solo se ciò risulta proporzionato e se serve a facilitare una discussione obiettiva, a scongiurare un pericolo o a tutelare un altro interesse pubblico. La modifica dell’OLOGA entra in vigore il 1° agosto 2024.

Il Consiglio federale disciplina le modalità di gestione dei commenti nei media sociali da parte dell’Amministrazione federale