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Comunicato stampaPubblicato il 21 novembre 2025

Influenza aviaria: misure di prevenzione estese a tutta la Svizzera

Berna, 21.11.2025 — In seguito al rilevamento del virus dell’influenza aviaria in alcuni esemplari di anatre e in un cigno nello stagno comunale di Wil (SG) il 21 novembre 2025, e in considerazione dell’elevata circolazione del virus in Europa, l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) intensifica la prevenzione. D’intesa con i Cantoni, l’USAV ordina misure di prevenzione applicabili a tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è impedire la diffusione della malattia e proteggere gli allevamenti di pollame. L’USAV invita tutti gli avicoltori ad attuare in maniera sistematica le misure di prevenzione e di biosicurezza prescritte. L’ordinanza adattata entrerà in vigore il 25 novembre 2025 e resterà applicabile fino al 31 marzo 2026.

Dall’inizio di novembre del 2025, in Svizzera diversi uccelli selvatici sono risultati positivi al virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità. Il caso rilevato lo scorso 21 novembre nello stagno comunale di Wil (SG) fa parte di questa serie, ma presenta una particolarità importante: le anatre e i cigni infetti non sono uccelli di passaggio, ma animali presenti in modo permanente nello stagno. Questa situazione, che diverge dai casi osservati sinora, si verifica inoltre in un periodo in cui il virus sta circolando intensamente in Europa, in particolare tra le specie migratorie attualmente presenti nel nostro Paese. In questo contesto sfavorevole sul piano epidemiologico, l’USAV rafforza la prevenzione adeguando la sua ordinanza del 6 novembre 2025, la cui attuazione avrà luogo martedì 25 novembre 2025. La zona di osservazione è estesa a tutto il territorio nazionale e i requisiti di protezione si applicano in maniera uniforme a tutti gli avicoltori presenti in Svizzera. L’obiettivo è evitare qualsiasi contatto tra uccelli selvatici e il pollame domestico per ridurre il rischio di introduzione del virus negli allevamenti.

Misure di protezione applicabili a tutti gli avicoltori

Al momento dell’entrata in vigore delle modifiche dell’ordinanza, tutti gli avicoltori – inclusi coloro che svolgono questa attività a titolo amatoriale – dovranno attuare le misure seguenti:

  • Limitare l’uscita del pollame solo in aree protette dagli uccelli selvatici; se ciò non è possibile, i luoghi di alimentazione e abbeveraggio devono essere allestiti in modo da renderli inaccessibili agli uccelli selvatici (ad es. mediante reti o tettoie).
  • Evitare i contatti tra specie diverse: polli, anatre, oche e ratiti devono essere tenuti in spazi separati.
  • Attuare severe misure di biosicurezza: limitare l’accesso ai pollai, indossare scarpe e indumenti adibiti all’allevamento, lavarsi e disinfettarsi le mani prima di entrare, se possibile allestire una stazione igienizzante.
  • Ridurre al minimo le visite e gli spostamenti non necessari negli allevamenti.

Mercati, esposizioni e altri raggruppamenti di pollame saranno soggetti a restrizioni per tutta la durata di applicazione dell’ordinanza. I contributi destinati ai sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali e all’uscita regolare all’aperto continueranno a essere concessi, a condizione che vengano rispettate tutte le disposizioni in vigore. Si potrà continuare a utilizzare la denominazione «allevamento all’aperto».

Rimane in vigore – anche per i detentori di piccoli effettivi a titolo amatoriale – l’obbligo di registrare gli allevamenti di pollame presso le autorità veterinarie cantonali.

Aumento della vigilanza e individuazione precoce in tutto il Paese

Gli avicoltori rivestono un ruolo centrale nell’individuazione precoce della malattia. Devono osservare attentamente i loro animali e, in presenza di segni sospetti, contattare immediatamente un veterinario. Possono indicare la presenza di un’infezione sintomi quali difficoltà di respirazione, tumefazioni nella regione della testa, una ridotta produzione di uova, gusci delle uova più sottili o del tutto assenti o un aumento della mortalità. Negli uccelli acquatici i sintomi possono manifestarsi in maniera discreta o essere del tutto assente, rendendo pertanto la vigilanza ancora più importante.

L’influenza aviaria è un’epizoozia altamente contagiosa e pertanto soggetta all’obbligo di notifica. In caso di sospetto fondato o confermato, le autorità competenti adottano rigide misure di lotta, conformemente all’ordinanza sulle epizoozie, per impedire la diffusione della malattia.

Non toccare gli uccelli selvatici trovati morti

Le persone sono invitate a non toccare gli uccelli selvatici morti o malati. Gli uccelli rinvenuti devono essere segnalati al guardiacaccia, alla polizia o al servizio veterinario cantonale, che si occuperanno di recuperare il corpo e, se necessario, di farlo analizzare. Il monitoraggio degli uccelli selvatici consente di individuare rapidamente un’eventuale circolazione del virus in Svizzera e, se del caso, di adeguare le misure.

La trasmissione del virus dell’influenza aviaria all’essere umano è estremamente rara e finora è stata osservata esclusivamente in seguito a contatti molto ravvicinati e non protetti con pollame infetto. I prodotti a base di pollame, come la carne e le uova, possono essere consumati senza timore.

Rafforzando le misure di biosicurezza in tutto il Paese in modo coordinato e rimanendo vigili, gli avicoltori, le autorità cantonali e l’USAV collaborano per proteggere la salute degli animali e limitare l’impatto dell’influenza aviaria in Svizzera nel lungo periodo.

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